In Finlandia su un minuscolo isolotto roccioso Aleksi Hautamäki e Milla Selkimäki hanno disegnato per sé un rifugio minimalista e confortevole.
La forma lunga e stretta delle due capanne consente di avere grandi superfici vetrate affacciate sul paesaggio, e di alloggiare funzioni diverse alle estremità opposte.
Grazie ad un lavoro di comunicazione sui social media sono riusciti a finanziare la costruzione di questa classica ma anche innovativa capanna finlandese, composta da uno spazio principale, una sauna e un laboratorio.
I corpi edilizi sono due e rendono omaggio alla tradizione costruttiva dell’arcipelago, con le sue tipiche pareti di legno e le grondaie allungate.

La forma lunga e stretta delle due capanne consente di avere grandi superfici vetrate affacciate sul paesaggio, e di alloggiare funzioni diverse alle estremità opposte.
Grande attenzione è riservata agli aspetti impiantistici – acqua potabile, luce eccetera – che in un’isola disabitata devono essere pensati da zero.
Da questo punto di vista il rifugio è totalmente autosufficiente e sostenibile: i pannelli fotovoltaici permettono la produzione e l’accumulo di elettricità e una pompa elettrica garantisce la distribuzione e depurazione dell’acqua salata del mar Baltico.

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